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L'antropologia ebbe origine nel Diciannovesimo secolo con l'espansione degli interessi economici e politici europei. Si qualificò in termini eurocentrici come visione della modernità verso ciò che non è moderno, e, come l'occhio, si sottrasse allo sguardo. Quando, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il centro del mondo si spostò negli Stati Uniti, i quartieri generali della conoscenza e l'antropologia si mossero coerentemente. La disciplina sviluppò un approccio trasversale ed etnografico che attraversa tutte le culture, comprese quelle che danno forma al pensiero scientifico. L'analisi delle società complesse aprì gli spazi per studiare la complessità di ogni società e cultura. Oggi che i centri del pianeta si moltiplicano, superando le dicotomie fra Primo e Terzo Mondo, le tradizioni antropologiche "minori" acquisiscono autorevolezza, emancipandosi dalla subalternità alle scuole anglosassoni. Da questa prospettiva il testo discute gli importanti contributi dell'antropologia cinese alla comprensione della contemporaneità. Illustra come la fertile e consolidata enciclopedia del sapere dell'antropologia cinese, sviluppatasi in stretto contatto con i principali indirizzi europei e nord-americani, produce proposte originali. Risultato del dialogo e della collaborazione dell'autore con alcuni fra i principali studiosi cinesi, il libro costituisce un'introduzione allo studio dell'antropologia della Cina...